Materiale filmico
Germano Celant racconta Arte povera : l'estetica dell'ordinario [Videoregistrazione]
Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2014
Abstract/Sommario:
Anche per i pittori italiani arriva il momento in cui il quadro da cavalletto risulta inadeguato a tradurre la complessità del reale. Tra questi, un gruppo attivo tra Torino e Roma, elabora una nuova estetica, che il critico Germano Celant definisce, nel 1967, Arte Povera. La scelta di materiali tipici della tradizione italiana è il punto di partenza per i cosiddetti poveristi che, in opposizione all’arte tradizionale, usano elementi non artistici, ma poveri, naturali e organici. Il “r ...; [leggi tutto]
Anche per i pittori italiani arriva il momento in cui il quadro da cavalletto risulta inadeguato a tradurre la complessità del reale. Tra questi, un gruppo attivo tra Torino e Roma, elabora una nuova estetica, che il critico Germano Celant definisce, nel 1967, Arte Povera. La scelta di materiali tipici della tradizione italiana è il punto di partenza per i cosiddetti poveristi che, in opposizione all’arte tradizionale, usano elementi non artistici, ma poveri, naturali e organici. Il “ritorno alla natura” assume il significato di polemica e rifiuto della sfrenata industrializzazione urbana.
Germano Celant è curatore e critico, direttore della 47esima Biennale di Venezia ()
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