Materiale filmico
Michele Dantini racconta Espressionismo astratto : la rivoluzione del gesto [Videoregistrazione]
[Roma] : Gruppo editoriale L'Espresso, c2014
Abstract/Sommario:
A partire dagli anni Trenta gli Stati Uniti cominciano ad assumere un ruolo di primo piano nel panorama culturale mondiale. La drammatica situazione europea, segnata dall’insorgere dei fascismi, spinge molti intellettuali e artisti a emigrare in America. Tra questi, vi sono gli esponenti del surrealismo, che proseguono oltreoceano nella propria attività artistica. I pittori americani entrano così in contatto con la personalità del capofila Breton e di artisti quali Matta, Ernst o Mirò. ...; [leggi tutto]
A partire dagli anni Trenta gli Stati Uniti cominciano ad assumere un ruolo di primo piano nel panorama culturale mondiale. La drammatica situazione europea, segnata dall’insorgere dei fascismi, spinge molti intellettuali e artisti a emigrare in America. Tra questi, vi sono gli esponenti del surrealismo, che proseguono oltreoceano nella propria attività artistica. I pittori americani entrano così in contatto con la personalità del capofila Breton e di artisti quali Matta, Ernst o Mirò. La fortuna americana del surrealismo è testimoniata dalla grande mostra che si tiene a New York nel 1936. Proprio la metropoli americana si distingue in questi anni per la vivacità dell’ambiente artistico; la città brulica di cenacoli, atelier e luoghi di esposizione: nel 1939 il MoMA presenta il capolavoro di Picasso Guernica e pochi anni più tardi nasce la celebre galleria di Peggy Guggenheim Art of This Century.
In questo contesto si afferma un gruppo di autori che dà vita, nel corso del decennio successivo, a una delle esperienze più determinanti dell’arte contemporanea: l’espressionismo astratto. Sono gli esponenti della Scuola di New York che, pur non avendo un programma ben definito, sono accomunati dall’interesse per il gesto creativo, espressione intima dell’artista. Dalle istanze dei surrealisti, mutuano l’automatismo psichico, cioè la creazione spontanea, non mediata dalla ragione, e l’interesse per la forma astratta. La loro ricerca si sviluppa nella direzione meditata e contemplativa di Rothko, nell’action painting di Pollock, De Kooning, Kline e nella fantasiosa iconografia di Gorky. L’affermazione internazionale del loro linguaggio innovativo segna il definitivo passaggio del primato artistico dal vecchio al nuovo continente.
Michele Dantini è Storico dell’arte contemporanea, Universitá degli Studi del Piemonte Orientale ()
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